17 Aprile, 2026 - 21:00

SOUVENIR

Punto Di Fuga

di e con: Sebastiano Bronzato, Michele Magni, Giulia Perosa
“Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino.” C.G. Jung

Luogo: Sala Attanasio - Centro Civico Agorà - Via Monviso, 7 – 20044 Arese (MI)

 

 


Ingresso posto unico €. 13,00

Prevendita:  online €. 11,00 – https://oooh.events

Ingresso ridotto €. 9,00 (under 14 anni e over 65 anni)


 TICKET

SOUVENIR

è un viaggio assurdo e onirico dentro i ricordi di un anziano. Lo spettacolo si propone di esplorare la complessità dell’individuo e la ricerca della parte più autentica di se stessi, attraverso i corpi e i gesti dei performer, che abitano la scena e si trasformano continuamente attraverso molteplici maschere e personaggi. Souvenir è un invito a esplorare i confini dell’anima umana e riflettere sulla bellezza e la fragilità dell’esistenza.

 

Jean, un anziano signore dal carattere bonario si sveglia di soprassalto nella sua casa, attorniato da scatoloni e avvolto nel cellophane. Ha appena avuto un incubo in cui strane immagini hanno increspato la superficie placida dei suoi sogni, ma non c’è tempo di lasciarsi andare alle riflessioni c’è un trasloco da terminare. Jean ritarda il momento della chiusura dell’ultimo pacco, un po’ a causa di un’irriducibile propensione al gioco, e in parte perché sa che c’è ancora qualcosa da risolvere prima di chiudersi la porta alle spalle per l’ultima volta. Come una sfera che comincia a rotolare a valle sempre più velocemente, allo stesso modo Jean, scoprendo un portale magico, viene catapultato nel proprio passato dove è costretto a rivivere ricordi nevralgici, prima da spettatore passivo, poi con crescente interventismo fino ad un punto di rottura – la scena implode, acqua e olio si mescolano e non esiste più un confine a dividere passato e presente. In questo scenario distruzione resta poco da fare se non abbandonarsi a ciò che l’inconscio propone: qualche dialogo rubato mentre ci si avvicina sempre più alla conclusione del viaggio dell’eroe, un tuffo dentro un labirinto dal sapore borgesiano, fino alla scoperta del proprio altro, una donna, un ricordo, un’emanazione di un bisogno di completezza, senza cui non è possibile fare ritorno a casa e chiudere serenamente l’ultimo pacco.

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