Il Circo in Valigia
Barabba's Clowns
regia di Bano Ferrari
con Gianluca Previato
scenografie di Marco Muzzolon
costumi di Mirella Salvischiani
SINOSSI:
Una valigia può contenere tante cose, specie quando si parte per un viaggio, non basta mai.
La valigia di un clown ha però uno spazio speciale: la fantasia, dove possono trovare posto anche le cose più ingombranti.
Il Circo in valigia ha fantasia da vendere, perché Augusto non arriva con una valigia, ma con “un treno di valigie” che racchiudono la sua storia, le sue emozioni, i suoi affetti.
I giocolieri, il mago, il domatore di pulci, il funambolo, la giostra dei cavalli, il teatrino delle ombre…
Augusto nel suo viaggio con il Circo più piccolo del mondo, non ha perso lo stupore e la voglia di far ridere e sognare chi incontra, rendendo tutti complici del suo racconto.
Ripercorre, come lo può fare un clown, i numeri del circo che gli tornano alla memoria. Ogni vagone del suo trenino racchiude un ricordo da rivivere che, uscendo dalla valigia come dalla lampada di Aladino, si fa presente e vivo, coinvolgendo e stupendo i suoi piccoli spettatori.
In questi ricordi Augusto troverà anche le sue origini, la sua storia e il suo nome: Franco.
Un ragazzo che non aveva una casa e si era messo in cerca della libertà. Ma arrivato in città si era trovato “di nessuno”, finché un giorno incontrò il Direttore del circo più piccolo del mondo, che lo accolse nella famiglia del circo.
NOTE DI REGIA:
La scelta è stata quella di raccontare l’esperienza del Circo e del clown, con la semplicità di un bambino che ha la fortuna di stupirsi e di non arrendersi mai. Di avere fantasia e di saper cogliere quello che gli adulti faticano a cogliere. Nello spettacolo si susseguono numeri circensi in miniatura e semplici gags dove in ognuna si è costruito il meccanismo del gioco condiviso con il pubblico, che non rimane spettatore ma diventa parte del gioco del teatro.
“Piccola storia di un clown che sognava gabbiani”
SPUNTI SUL TEMA TRATTATO:
Il Circo e il Clown è difficile racchiuderli su un foglio, sono così ricchi di spunti e possibilità che è necessario incontrarli per scoprirli.
Il clown che presentiamo è un “profeta” del sorriso, che sa ridere del suo limite, che trasforma le sue mancanze in risorse, ma che scopre la profondità delle relazioni e sa regalare sempre un sorriso, con la delicatezza che solo un bimbo può avere.
Inseriamo in questo viaggio anche la storia di uno dei ragazzi di Arese, ex carcere minorile di Milano e casa dei Barabitt, da cui deriva la nostra esperienza di teatro sociale e di clownerie sin dal 1978.
Ai bambini si farà scoprire quindi la bellezza della comunicazione corporea, del sorriso che apre le porte di una relazione e della semplicità che diventa profondità della vita.
SUGGERIMENTI LETTURE, ATTIVITÀ, APPROFONDIMENTI
scarica la Scheda Tecnica sotto per avere dettagli.
GENERE: CLOWNERIE, CIRCO CONTEMPORANEO
FASCIA ETÀ PUBBLICO
5 – 11 ANNI
ARGOMENTO SPETTACOLO
Il circo itinerante, giocare con la fantasia, coinvolgimento del pubblico, numeri di piccolo circo, giocoleria, micro-magia.
DATI TECNICI
Spazio scenico: misure minime 6 m per 4 m
lo spettacolo è possibile rappresentarlo in palestre, saloni e anche all’aperto.
Corrente: Preferibile una normale presa di corrente da 16A.
Può essere anche completamente autonomo e non necessitare di allaccio alla corrente.
Impianti: forniti dalla compagnia
Durata: 60 minuti