Boef & Asen

Produzione: Barabba’s Clowns
Testo: Norbert Ebel
Regia: Ferruccio Cainero
Attori: Francesco Giuggioli, Gianluca Previato
Casa Editrice: Theater Stück verlag

Siamo a Betlemme. È la notte di Natale dell’anno 0 o forse del 2020 o forse di sempre. 

L’asino e il bue non è che ci capiscano molto di queste strane storie complicate che hanno gli esseri umani. Un re degli ebrei, un salvatore, soldati che uccidono bambini. Non capiscono la confusione che c’è per le strade e nemmeno gli interessa tanto.  

Solo sanno che c’è un bambino nella loro mangiatoia. 

Per starsene in pace e godersi il meritato riposo al calduccio dopo una giornata passata a sgobbare al freddo e al gelo, bisognerebbe buttare fuori questo fagottino urlante. Ma nessuno dei due ha cuore di farlo. Non resta che prendersene cura.  

E chi lo fa? Be’ ci vuole una mamma. Già ma chi fa la mamma? L’asino e il bue tirano a sorte, ma non gli riesce gran che di fare la mamma o di fare il papà. In fondo nemmeno gliene importa poi di queste cose, si fa quel che si deve fare. L’importante è che il cucciolo stia bene.

“ E se fosse, il Gesù Bambino?”

Lo spettacolo scritto nel 1999 da Norbert Ebel è da anni un appuntamento fisso della stagione dell’Avvento in vari teatri europei e dell’America latina. Fino ad oggi il testo non era mai stato tradotto in italiano. 

La bellezza di questo testo è che chiunque può trarne giovamento e divertimento indipendentemente dalla propria cultura e back ground religioso. 

Questo presepe vivente insegna che non si può abbandonare un cucciolo nel freddo e nel gelo, sia che si sappia o non si sappia chi sono il Messia e Giuseppe e Maria o Mattia e Matilde o cosa rode al re Erode… boh!  La notte è buia, la testa dell’asino e del bue si confonde… ma non il cuore.

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