Ferruccio Cainero scrittore 67enne, Gabriele Giuggioli musicista 30enne, Francesco Benzoni attore 30enne, isolati dal covid pensano ognuno per suo conto che la cosa più triste, passata questa prova, sarebbe di ritrovarci uguali a prima, senza aver imparato niente.
Bisogna cercare di capire, perché tutto quello che accade, compreso la sofferenza, la malattia e la morte ha un senso ed il senso è la vita che non finisce mai di fiorire.

Chi l’avrebbe mai detto – dice Ferruccio Cainero –  con la pandemia di colpo mi sono accorto che ero considerato una persona a rischio, perché a 67 anni sono ufficialmente un anziano.
Così mi sono concesso il lusso di mettermi a scrivere dei racconti sentendomi proprio vecchio e…. i miei racconti hanno entusiasmato dei giovani!  Che armati di microfono e (tecnica) hanno dato vita ad una lettura concerto in stile… come chiamarlo?

COVID BLUES? COVID TECNO?

Chissà che senso ha questa cosa. Bisognerà indagare! Capire ….. eh contro il virus della vita non c’è vaccino che tenga! Rinasce come meno te l’aspetti!!!!!